Collina di Serrapetrona è come Rio Bo di Palazzeschi:
"Tre casettina
dai tetti aguzzi
un breve praticello, un esiguo ruscello: Rio Bo ...
paese da nulla...".
Geograficamente pochi chilometri quadrati, qua e la alcune case di agricoltori, proprietari o mezzadri, in territorio di Serrapetrona.
La memoria parte dal mio primo dopoguerra e cammina per trenta-quaranta anni. Poi è meglio fermarsi: il resto si vede, non scomoda la memoria. La gente è trasmigrata, ha cambiato mestiere, è morta. Collina, in questi trenta-quaranta anni, e diventata irriconoscibile per chi ci è vissuto dentro. Conta poco che il colle, o la valle, o il declivio, o qualche quercia ancora restino. Non ci sono più le famiglie nelle case, anche le case con l'aia e le capanne vanno crollando; non ci sono le vacche aggiogate a tirare i solchi, alberi con le viti, piante di frutti, strade di terra, donne con il tascio o la brocca sulla testa, bambini scalzi ... Non c'è più chi tribola.
I paesi ove si è lavorato e tribolato non si dimenticano. Rinaldo Antolini, che nel 1986 cuci insieme duecentoottantasei fotografie nel libro nostalgico Serrapetrona cento anni di memorie fotografiche e un anno dopo dette alle stampe altro mazzetto di fotografie (Serrapetrona storia della banda musicale "G. Verdi" 1870-1987), questa volta ha scritto anche di meno. E andato all'anagrafe del comune, ha preso gli statl di famiglia degli abitanti di Collina, li ha illustrati con foto che documentano gli anni del cambiamento. Cio che e umano cambia sempre, ma questa volta e cambiato tutto e in pochi anni (ci vorrebbe sempre vicino lui, Rinaldo, a indicare: questo è morto in guerra, questo è andato a Sanseverino ...). Che pena. Nella Storia della banda Antolini racconta: "le ragazze degli anni 20 gradivano le serenate e il calendimaggio". Lui questa volta ha scritto senza scrivere, ha gradito tanta nostalgia.
Libro di un uomo di grande cuore, sereno e serio, piccolo di statura e di condizione, ma grande per i contributi alla vita del paese. Libro sull'umile Italia, carico di vita e umanita.
A. BITTARELLI.